Un impianto fotovoltaico può darti annualmente almeno tre ricavi. Le fonti di risparmio possono essere queste: Energia elettrica consumata direttamente dal sistema fotovoltaico e non dalla rete. Solitamente si considera che il 30% prodotto dal solare venga consumato direttamente.
Distinguere i costi fissi da quelli variabili
I pannelli solari fotovoltaici possono apportare un vero risparmio solo sulla quota variabile. Infatti, nel mercato italiano dell’energia, i costi fissi sono presenti con tutti qualsiasi fornitore . Il consumatore che possiede un impianto fotovoltaico connesso, continua comunque a ricevere la bolletta per pagare l’energia che consuma dalla rete. Anche qualora ci fosse un subentro bisogno di un subentro i termini di installazione non cambieranno.
Prendiamo in esame una specifica bolletta italiana:
TOTALE DA PAGARE 105,60€ (che comprende anche il Canone Tv)
Dobbiamo prendere in considerazione tutte le voci che sono legate al consumo del kilowattora, quei costi dove più “gira” il nostro contatore e più paghiamo. Bene, ora elenchiamo i costi che possiamo tagliare:
- Spese per la materia energia: € 45,12
- Oneri di Sistema: € 19,02
- Accisa: € 5,65
Tutti questi importi dipendono dai prelievi di energia.
Il totale è di € 69,79.
A questo importo dobbiamo applicare l’Iva al 10% e arriviamo a 76,76€.
L’importo da pagare con 489 kWh di consumo, è di € 76,76 per la quota variabile e di € 28,84 di quota fissa (quest’ultima quota non la consideriamo perché non possiamo ridurla in alcun modo).
Perciò:
- la quota variabile ci costa 76,76€
- dobbiamo dividerla per 489 kWh
- Risultato = 0,1569€.
Questo è l’importo che potresti risparmiare ogni volta che non richiedi energia dalla rete perché te lo autoproduci.
Pannelli solari e agevolazioni fiscali: come funziona l’Ecobonus
L’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico per produrre energia domestica è agevolato dai bonus fiscali per la casa.
Come previsto dalla Legge di Stabilità, infatti, l’Ecobonus riserva una detrazione fiscale a tutti cittadini e contribuenti aventi un diritto reale sull’immobile che eseguano interventi di efficientamento energetico della propria abitazione.
Le detrazioni Irpef previste ammontano al 50% per le spese di ristrutturazione edilizia, ripartite in dieci anni.
L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda ad uso domestico o industriale l’Ecobonus prevede invece agevolazioni fiscali al 65%, con un limite massimo di detrazione pari a 60.000 euro.
Per ottenere gli incentivi fiscali i pannelli solari devono possedere una certificazione di qualità ed essere garantiti almeno cinque anni.
La detrazione fiscale prevista dal l’Ecobonus per la riqualificazione energetica è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2019 fino al 31 dicembre 2019 e fissata al 50%, coprendo il costo totale dell’impianto e le relative spese ad esso connesse.
In fase di voltura o subentro è necessario iscrivere il nuovo soggetto che subentra nella proprietà dell’impianto fotovoltaico sul portale del GSE.
Il servizio di scambio sul posto è gestito dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici e viene erogato sotto forma di contributo finanziario calcolato in base alla valutazione, a prezzi di mercato, dell’energia scambiata con la rete elettrica.
Per un’abitazione green e dai consumi particolarmente bassi si può optare anche per un sistema combinato di solare termico e fotovoltaico. In questo caso, seppure a fronte di un investimento iniziale, si otterranno risparmi importanti e di lungo termine: la vita media dei pannelli solari è stimata in più di 20 anni.